BIOMUSICA NELLO SVILUPPO PERSONALE
Evoluzione
Quando in Biomusica parliamo di evoluzione, stiamo citando la potenzialità innata dell’essere umano di crescere nel suo livello di coscienza. La persona sa di esistere ed è precisamente questa proprietà la pietra basale sulla quale si costruisce la possibilità di evoluzione. L’essere umano è in continua evoluzione. Questa prospettiva ingloba non solo le possibilità di superare uno stato negativo, ma anche la crescita cosciente.
Crescere nel livello di coscienza significa ampliare la percezione del mondo. Questo non vuol dire udire di più, vedere di più, ecc., ma essere capaci di assorbire l’informazione sensoriale senza che questa sia distorta dal filtro della personalità.
Diciamo che la nostra personalità può filtrare e/o leggere in un modo non corretto l’informazione sensoriale, poiché si può definire la propria personalità come la somma di tutti i conflitti non risolti. Quindi, l’ostacolo maggiore per raggiungere detto obiettivo sono i conflitti emozionali, che proccurano sofferenza mentale e distorcono la lettura senso-percettiva del mondo.
Perché la Biomusica è una “Musicoterapia Evolutiva”
Perché la Biomusica considera il cambiamento di sé come un processo che interessa tutti gli esseri viventi, dal concepimento alla morte. Da questo punto di vista, l’essere umano è pensato in continua evoluzione, con l’obiettivo primario di acquisire conoscenza utile per migliorare la sua esistenza. Questa prospettiva ingloba non solo le possibilità di superare uno stato negativo, ma anche la crescita fisica e cosciente. Per questo, chiamiamo questo tipo di Musicoterapia la Musicoterapia Evolutiva.
Perché si insiste sull’aspetto “evolutivo”
In Biomusica non diamo “ricette” del tipo mistico, energetico, new age e quant’altro. La nostra intenzione è di porre la persona nelle condizioni di osservare la realtà con gli occhi ripuliti dalla sofferenza. Quando parliamo di sviluppo ci riferiamo alla crescita di ciò che è corporeo, materiale, tangibile, capace di essere percepito attraverso i sensi. La materia, in sé, è carente di obiettivi. In ogni caso possiamo dire che se la materia ha un obiettivo, altro non può essere che quello di trasformarsi servendo da sostentamento affinché ciò che ha coscienza di sé, colui che sa di esistere, possa evolvere. Un albero si sviluppa. Il seme si sviluppa (des-arrolla des-enrolla) e il risultato è l’albero completo. Lo stesso accade con gli animali, l’ovulo fecondato di un cavallo si sviluppa e dà come risultato l’animale completo. Nei due casi, vegetale e animale, c’è sviluppo fisico, organico, comprovabile, tangibile. Ma in entrambi i casi non c’è, né può esserci, cambiamento nel livello dell’essere. L’albero e il cavallo sviluppano la struttura organica che permette loro di lottare per la vita e procreare, ma il loro livello dell’essere è immutabile, nascono e muoiono nello stesso livello.